Dipende dalla domanda…
In generale le persone si pongono domande che invece di aiutarli a superare le situazioni di disagio nelle quali si trovano fanno il contrario e si sentono bloccate.
Spesso è una questione di parole utilizzate. Per esempio la parola perché crea molti più problemi di quanti ne risolva. Nel perché il punto di attenzione si trova al di fuori della persona che sta ponendo la domanda, significa de-responsabilizzarsi rispetto alle situazioni, scegliere di non essere soggetti attivi.
In altri casi è proprio il punto in cui ci si pone rispetto al problema ad essere poco utile per la soluzione.
Le persone si chiedono come uscire dai problemi e questo arresta il processo di soluzione.
Se la domanda fosse: “Come sono arrivato ad avere questo problema?”
In questo modo ci si troverebbe immediatamente fuori dallo stesso: in una posizione prima di tutto più comoda e utile per la soluzione; inoltre si potrebbe capire quali sono i meccanismi, le scelte, le convinzioni che conducono a quella situazione per poi fare altro e poter così proseguire verso lo star bene.
La prossima volta cambia domanda!
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