ECCELLENZA O PERFEZIONE?
”Trova e vivi la tua eccellenza” è la frase che distingue il mio modo di fare coaching.
E’ una frase che sentono profondamente mia in quanto ricercatrice e sperimentatrice.
E’ anche una frase che può spaventare se ci si pone di fronte alla parola eccellenza come perfezione.
Per me eccellenza non significa affatto perfezione, qualcosa fuori dal comune ma è l’utilizzo di ciò che c’è con una costante ricerca al miglioramento, lo sviluppo di nuovi strumenti per il raggiungimento dei propri obiettivi con consapevolezza e capacità di celebrazione.
Quando lavori per il cambiamento c’è sempre una parte di te che si oppone, che lavora contro: è la parte della tua mente che pensa di essere più sensata e realistica.
E’ quella parte, alla volte critica e pessimistica, addirittura in alcuni casi dominante, che ti ostacola e che ti dice: “Stai mirando troppo in alto”, “Non puoi avere questo e quello”, “Per ottenere quello che pensi ci sono regole che devi seguire”.
Essere perfezionisti e intolleranti è una lotta contro se stessi, un miraggio che porta all’insoddisfazione costante e ad una fatica immane nel raggiungere qualsiasi cosa.
I perfezionisti di questo genere si mettono mille regole da seguire e così alla lunga la stanchezza e la ribellione possono avere il sopravvento con conseguenze devastanti come il mandare tutto a quel paese.
Mettersi in questo modo di fronte a ciò che vuoi è un modo per mantenere l’equilibrio della zona di confortche nel tempo ti sei costruito.
Mentre la tensione verso il costante miglioramento trova il massimo della sua manifestazione positivaquando scaturisce da un motto del cuore, che porta a una determinazione e motivazione durature nel tempo, anche negli anni.
Quando accade questo non hanno più senso frasi come “Troppo bello per essere vero”.
Come uscire dalla trappola del perfezionismo negativo è possibile:
- ascolta il tuo cuore e scegli su cosa impegnarti veramente, quando succede dentro di te non esistono dubbi e il tuo corpo te lo esprime;
- parti da una sola abitudine da inserire nella tua quotidianità per raggiungere ciò che vuoi;
- riconosci l’imperfezione come realtà e crescita, nella perfezione puoi trovare solo immobilità e morte.
Accetta anche la possibilità di cadere e ricominciare…Karl Kraus scrisse “Per essere perfetta le mancava solo un difetto.”
Motto del giorno: Mi godo la mia imperfezione perché mi rende viva.
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