Essere o avere
Chi sei?
Questa tra le tante domande che ci possiamo fare su noi stessi è la più difficile.
Il motto “Conosci te stesso” è un percorso che dura tutta la vita e consente di non fermarsi alla superficie di ciò che crediamo essere perché ci è stato detto da altri o perché lo abbiamo acquisito da esperienze passate.
Ecco perché tra le cose più interessanti che possiamo fare per noi stessi è trasformare alcune delle più frequenti convinzioni su chi siamo semplicemente cambiando verbo ed usando il verbo avere.
Io sono Antonella o io ho il nome di Antonella?
Non è solo una questione grammaticale, è soprattutto una presa di coscienza e poi una scelta: il mio nome è stato scelto dai miei genitori, quale è stato il ruolo che ho avuto in questa decisione?
E’ noto come dare ad un bambino il nome di nonni, fratelli o altre persone sia poi un fardello che ci si porta per la vita con più o meno leggerezza.
Io sono madre o ho il ruolo di madre?
Anche qui può essere difficile scegliere tra i due modi di esprimersi.
Scegliere fra i due modi di comunicare significa anche prendere una decisione fondamentale per se stessi. Usando il verbo essere ci si chiude in una posizione che può essere cambiata solo con difficoltà e che delimita il nostro spazio di movimento. Usare il verbo avere apre a moltissime posizioni e a ruoli diversi, amplifica e porta ad esplorare nuove possibilità creative personali, lavorative, relazionali…
Non è meglio l’uno dell’altro, il libero arbitrio lascia la libertà di una posizione o dell’altra. Si tratta di prendere coscienza e fare l’azione consapevole di scegliere.
Riprendere in mano la propria vita senza lasciare ad altri le decisioni riguardanti del proprio essere.
www.antonellacasazza.com