Il respiro della regalità personale
Il respiro è vita.
Tramite la presenza del respiro è possibile stabilire se siamo vivi o morti eppure possiamo buona parte della nostra giornata in piena apnea. Espressioni come “hai respiro corto”, “mi manca il respiro“, “sono senza fiato “sono di uso comune e non si tratta di metafore: non rispediamo completamente, non riempiamo i nostri polmoni d’aria. Così il nostro corpo, che è l’unico strumento che abbiamo per fare esperienza della vita, non si ossigena, non si pulisce completamente dalle scorie che accumula, non lascia andare.
Come noi respiriamo è specchio del nostro modo di fare esperienze.
Hai mai fatto attenzione a com’è il tuo respiro? Alto, basso, profondo, circolare o spezzato.
Portare la propria attenzione al respiro è il modo più semplice che si insegna per accedere agli stati meditativi. Fai attenzione al tuo respiro e ammassano portando le mani al ventre e sentendo se questo resta immobile si alza e abbassa.
Prenditi un solo momento per reimparare ad ammassare e ampliare il tuo respiro. È una cosa che sai fare, che hai fatto lungamente quando sei nato (è la modalità di respiro dei neonati). È una modalità di respirazione potente che se, se il reintroduci nella tua vita, porta risultati immensi in termini di recupero di energie, di ammassamento dei livelli di ansia. È un esercizio semplice e facile che poi utilizzare per essere maggiormente te stesso nella vita e per recuperare serenità nei momenti di difficoltà. È un modo per sentire di essere tu al “timone, nella tua vita”. Ti puoi accorgere che ogni volta che fai un respiro profondo la tua vita nelle tue mani ne diventi sovrano.
Motto: Tramite il respiro posso governare la mia vita
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