Buongiorno mondo!
Ogni giorno ci svegliamo con una certa quantità di energia fisica e mentale, come usiamo questa energia sta a noi: possiamo vivere con entusiasmo, affrontando la giornata sentendoci bene o possiamo iniziare con la mente già occupata da preoccupazioni, gonfia di aspettative negative verso le persone che incontreremo, le cose che accadranno, o ancora può anche accadere che ci svegliamo in piena forma e poi ci accade qualcosa di brutto che ci fa cambiare immediatamente umore e il nostro atteggiamento verso l’esterno.
Quando accadono le ultime due situazioni il nostro potere, la nostra energia personale vanno a concentrarsi sulla rabbia, sul cercare di avere ragione, sul rammaricarsi o sul sentirsi vittima delle situazioni.
Alla fine di una giornata, o anche di una sola ora passata con questo stato dell’anima ci sentiamo esausti, vogliamo restare lontano da tutti, isolarci per poterci riprendere.
Immaginiamo di continuare a mantenere queste emozioni negative, legate ad avvenimenti passati o a timori rispetto a cose forse accadranno o alle persone che ci circondano e moltiplichiamo tutto questo per giorni, settimane, mesi o addirittura anni. Come possiamo sentirci bene, attivi, come possiamo avere successo ed essere felici!
Il mondo riflette il nostro stato emotivo e quindi continuerà ad essere pieno di pericoli, di rabbia, tristezza, o paura tanto che non ci fideremo di niente e di nessuno.
Purtroppo questo è, in generale, lo stato emotivo con cui viviamo o che vive il mondo e che viene ritenuto normale, è uno stato di malattia che ci prosciuga costantemente energie e che non viene ritenuto dalla maggioranza modificabile, non viene riconosciuto come patologia.
Ma non è vero!
Questa situazione può essere mutata, lo vedo ogni giorno su me stessa e sulle persone che incontro.
La cura è il perdono!
Il perdono non è un atto di buonismo, ma un atto di sano egoismo, ci riporta nella condizione di poter utilizzare la nostra forza, il nostro potere personale per star bene e non disperdere le energie sentendoci poi prosciugati.
Perdono significa riprendere in mano le situazioni o i rapporti con le persone che ci causano reazioni emotive negative e affrontarli togliendo il velo di bugie che costruiamo attorno a tutto per difenderci e negare il dolore.
Perdonare non significa dimenticare ciò che è accaduto, ma togliere dalle situazioni, dai pensieri legati al passato le energie che stiamo sprecando.
Sapremo che abbiamo perdonato quando pensando, vedendo o sentendo ricordare una particolare persona o situazione non sentiamo emozioni (non parlo quindi di sentire positività verso la situazione o la persona stessa). Questa è la cartina tornasole del perdono.
E così davvero potremo dire ogni giorno al mattino: Buongiorno Mondo!
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