CAMBIARE E’ SCEGLIERE CONSAPEVOLMENTE
Ogni giorno abbiamo le prove della necessità di ciascuno di porre in essere cambiamenti più o meno radicali per poter raggiungere i risultati che vogliamo: dobbiamo cambiare alimentazione per curare la nostra salute, abitudini perché i figli crescono e ci sono nuove esigenze a cui far fronte…
Nulla in sostanza è stabile, ma quello che cerchiamo sembra essere stabilità e costanza. Cerchiamo senza sosta quello che non esiste in Natura senza accettarne la ciclicità, il movimento incessante.
Questa esigenza di andare contro-natura è ciò che ci porta, in generale, ad avere tanta difficoltà nel cambiamento, o a manifestare il cambiamento con le azioni.
L’ego ha creato abitudini, convinzioni che portano ad agire sempre nello stesso modo per il terrore del futuro, di ciò che potrebbe essere se perdesse il controllo. Si tratta della paura fondamentale per l’uomo: la paura della morte.
Non vorremmo mai cambiare perché ogni cambiamento potrebbe portare alla morte una parte di noi.
In realtà non è quello che accade: quello che facciamo, nel cambiare, è aumentare il numero di possibili comportamenti da scegliere e agire.
Usando una metafora è come se inizialmente continuassimo a viaggiare su strade battute e quindi ampie e pulite, facili fino a che non decidiamo di esplorare una parte nuova del territorio. Quando lo facciamo abbiamo necessità di aprire un sentiero.
Quando iniziamo a cercare nuovi modi di agire arrivano domande quali: “Chi me lo ha fatto fare?” o “Perché non torno indietro?” e altre simili perché in questa fase ci possiamo far male, non conosciamo cosa c’è al di là di ogni passo che facciamo. E’ la parte più difficile del cammino.
Una volta aperto il sentiero e scoperto cosa c’è al di là si tratta di percorrerlo più volte per poterlo rendere agevole.
Nel frattempo alla strada che facevamo inizialmente cosa sta accadendo? Si sta riempiendo di piante, erba sta diventando sempre più sentiero quindi meno agevole ma non scompare mai del tutto.
Per questo io sono diffidente nei confronti di chi dichiara di non essere più quello di prima, o di chi promette cambiamenti totali e definitivi per se stesso o di renderli possibili negli altri.
Possiamo ampliare le nostre possibili scelte e, attraverso la consapevolezza, rialzarci quando cadiamo in vecchi schemi, per poi agire diversamente.
Questo, secondo me, è il vero cambiamento.
Motto: Il cambiamento è ampliare dello spazio in cui mi muovo.
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