CHI SEI HA SOLIDE BASI
Alla domanda “Chi sei?” si è portati a rispondere con il proprio nome e cognome ma, come recitava un vecchio film: “Ho chiesto chi sei e non come ti chiami.”
Nei colloqui di lavoro o nei primi approcci durante le conversazioni questa è una domanda quasi d’obbligo e non sono molte le persone che si sanno definire. Spesso alla domanda posta al principio di questo post ci si schernisce dietro un sorriso o frasi del tipo: “Non so dire, chi mi conosce lo può dire sicuramente meglio di me”.
A questa frase ci si può stupire e quasi sbigottire. Alla base, da quella che può sembrare una banale frase di cortesia sembra esserci la mancanza di conoscenza di sé, c’è il rifiuto di prendersi la responsabilità di esporsi parlando di se stessi con una sorta di (alle volte falsa) modestia, il lasciare che siano gli altri a definirci lasciandosi mettere etichette che con ogni probabilità non ci appartengono e soprattutto non abbiamo scelto.
Quello che accade in queste situazioni è che si è in balia degli altri e quando si comincia a fare consapevolezza su tutto questo ci si sente come su un naufrago che non sa nuotare in mezzo al mare: l’unica possibilità di sopravvivenza sta nello smettere di agitarsi annaspando, calmarsi, respirare e affidarsi alla propria essenza, al proprio nucleo perché solo questo porta alla terra ferma, alla salvezza.
Fuor di metafora: per poter sentirsi radicati, solidi e saper affrontare le tempeste che la vita propone per la crescita dell’anima di ciascuno si deve conoscere se stessi così da poter effettuare scelte consapevoli, che facciano star bene perché affini alla propria natura. In questo modo qualsiasi cosa accada non ci saranno rimpianti, rimorsi o sensi di colpa.
Cosa potrà accadere nel momento in cui si comincia a conoscersi a fondo?
Cominceranno a cambiare le scelte che si fanno e la sensazione sarà di solidità, di sicurezza, di fiducia in ciò che si fa sentendo di poter accedere a risorse che sembravano non esserci.
Per poter arrivare a tutto questo c’è necessità di fare un percorso verso se stessi, non accadrà in un giorno ma un primo passo può essere quello di scrivere una lista di cose che piacciono, in cui ci si sente pienamente a proprio agio.
Fallo oggi stesso, prendi con te un foglio e una penna e ogni volta che ti viene in mente qualcosa che ti piace scrivilo, forse non ci metterai un solo giorno ma ti assicuro che alla conclusione comincerai a rispondere diversamente alla domanda: “Chi sei?”
Motto del giorno: Conoscere se stessi dà solidità al proprio cambiamento.
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