Chiedi al Presente
Inizia il mese di dicembre, ci avviamo alla conclusione dell’anno e non è solo tempo di bilanci, ma soprattutto può essere un ottimo momento per pensare al futuro e costruirlo in modo diverso.
Come sempre non si può partire dai nostri “vorrei”, per avviarsi verso il nuovo necessariamente si inizia dal punto in cui ci si trova ora: se il punto in cui ci troviamo ci piace possiamo indagare come siamo arrivati qui e sistematizzare il nostro modo di creare esperienze ed eventi. Ma se il presente non ci piace cosa facciamo?
Quando la vita porta esperienze negative quale è il vostro modo di reagire?
Accusate qualcuno? Il fato? Il destino di essere maligno?
Accusate voi stessi di non essere stati all’altezza della situazione, di essere arrivati a quel disastro?
Oppure ancora cominciate a porvi domande del tipo: “Che cosa mi può insegnare questa esperienza? Quale è lo scopo? Cosa dice di me? Quale dono sto portando?”
Se vi ponete questo tipo di domande state andando verso la direzione giusta.
Alle volte ci vuole solo un po’ di tempo prima di passare dalla fase di de-responsabilizzazione: dall’accusa verso gli altri, per intenderci, il renderci e sentirci vittime, alla fase in cui riprendiamo la vita nella nostre mani e cominciamo a renderci liberi.
Si perché la libertà comporta la presa di responsabilità.
La libertà comporta domande e la ricerca dello scopo ultimo per cui facciamo determinate esperienze.
Non è facile, non è immediato, la consapevolezza alle volte richiede indagine ma è utile!
Utile per il presente, per potersi muovere dalla situazione in cui ci si trova.
Utile per il futuro, per poter cambiare esperienze, per poter non ricadere nelle stesse situazioni.
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