Essere sé stessi
Essere sé stessi, è una delle frasi più belle, una di quelle di spesso si sente parlare e di cui ci si riempie la bocca: esserlo, ed esserlo fino in fondo è tra le cose più difficili da mettere in pratica.
La cosa principale è credere in noi stessi, credere di essere sufficientemente forti, intelligenti, capaci di superare situazioni.
In sostanza superare tutti i limiti, le convinzioni, le etichette che si sono accettati dagli altri e che poi abbiamo con il tempo si sono rinnovati e moltiplicati.
Con il tempo ci si dimentica chi si è, quale è la propria natura e questo porta sofferenza, ogni volta che agisce diversamente rispetto alla propria essenza quello che si genera è un immenso dolore che, alle volte, per alla sofferenza stessa non riusciamo nemmeno a riconoscere.
Quando si agisce in base ai limiti che ci si è posti, quando l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità è bassissima la vita è governata dalla paura.
Questo lasciar governare la propria vita da questa emozione è un immenso spreco di energie, si lotta costantemente contro sé stessi invece di lasciare che la propria natura possa vivere, espandersi, essere riconosciuta.
Quello che succede è che i pensieri su sé stessi continuano a lavorare contro, a cercare cosa non va, cosa manca.
Il passo principale è accettare che non si è i propri pensieri!
Essi possono essere disciplinati e non solo, ascoltando il proprio corpo e le sensazioni – anche sottili – che riporta verso i pensieri che si fanno si sa riconoscere se esso segue è buono o cattivo, se segue quello che si è veramente o meno.
Se le sensazioni sono positive: tutto ok.
Se le sensazioni sono negative: no e possiamo cambiare.
www.antonellacasazza.com