Il successo ha un’Anima
Quante di noi donne credono che per aver successo nel mondo del lavoro è necessario comportarsi come uomini?
Io sicuramente ho fatto parte di questa categoria.
Tale era la mia certezza che ho lavorato per quattro anni come consulente esterno in un ente di formazione edile, così potevo toccare con mano quanto il mondo del lavoro fosse maschile.
In quegli anni la mia convinzione era che aver successo significava essere DURI, FOCALIZZATI, SCALTRI, CAPACI DI NON FAR TRASPARIRE I PROPRI SENTIMENTI (tutto al maschile J).
E’ un atteggiamento che riscontro spesso nelle donne che si muovono nel mondo del lavoro.
Frequentemente vengono definite e si definiscono donne con gli attributi.
Noi donne abbiamo imparato a sviluppare, nel mondo del lavoro, l’Animus la nostra parte maschile.
Lo abbiamo fatto così bene da dimenticare non solo che ciascun essere umano ha una componente maschile, l’Animus appunto, e una femminile, l’Anima, ma soprattutto abbiamo scordato che quest’ultima è la nostra essenza, che nella vita queste due componenti hanno necessità di danzare l’una con l’altra per portare all’equilibrio e alla felicità a cui giustamente tutti ambiamo.
Utilizzare quasi esclusivamente l’Animus nel mondo lavorativo aveva contaminato anche buona parte della mia vita e mi sono ritrovata sfinita, scontenta, senza entusiasmo.
Stavo vivendo un’esistenza poco creativa e che mi aveva portato a poco a poco a negare il valore aggiunto che io, come donna, potevo dare alle situazioni che vivevo.
Partendo da questo ho cominciato a lavorare su quale poteva essere il mio personale ruolo nel mondo, quale parte di me avevo cercato di soffocare fino a quel momento e che ora si stava facendo strada: era la creatività, la necessità intima di essere accogliente, di vivere con serenità le mie caratteristiche femminili di dialogo e di visione d’insieme e molto altro.
Questo consapevolezza ha modificato completamente il mio approccio al lavoro e il tipo di lavoro che poi ho cominciato a svolgere trasformandolo nel profondo, portandomi a lavorare all’estero con donne meravigliose e scegliendo di proporre l’espressione del femminile con il maschile come modello positivo di relazione: UNA DANZA PER LA VITA.
Motto del giorno: La felicità è danza tra il femminile e il maschile.
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