Pedala!
Qualche sera fa ero fuori con una amica ed è stata per me un’occasione speciale: tra le altre cose, mi ha raccontato un episodio particolare del rapporto con suo padre che mi ha fatto riflettere molto e che trovo bellissimo come spunto di riflessione.
In un momento di crisi rispetto il senso della vita, le decisioni da prendere lei era rimasta bloccata, ferma immobile e quindi ancorata a domande che non la facevano evolvere e portare avanti la realizzazione di sè.
Quando mi ha raccontato l’antefatto, mi sono rivista nelle numerose volte – anche banali – in cui questo è successo: giornate passate a pensare, arrovellarmi il cervello senza trovare soluzioni al lavoro, in famiglia, con i figli.
A quel punto, nel momento di massima crisi, il padre le ha regalato una bici e le ha detto:
“Pedala, e il momento di cominciare a muoversi”.
Qui la magia ha avuto inizio: lei ha cominciato davvero a farlo e durante le sue pedalate ha trovato il senso delle cose, la via da seguire in quel momento.
Quel padre conosceva il segreto alla base della risoluzione dei conflitti, dell’indecisione, del superamento della paura: muoversi, agire!
Lui ha scelto di dare alla figlia una via ancora più arguta: la meditazione nel movimento, tipicamente occidentale.
Il meditare non è solo OM, anzi, nel mondo occidentale così dinamico e veloce, dove non si insegna la meditazione fin da piccoli, la meditazione si ottiene spesso quando siamo concentrati con la mente conscia sui gesti o attività singole, meglio se ci piacciono.
Il mio, in questo momento, è camminare nella natura o entrare nel sogno.
Quale è il tuo modo personale di meditare?
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