Rallenta, respira e vivi
Oggi è domenica, una domenica estiva e che porta il pensiero a quanto la vita costantemente chiede di correre, fare, completare.
Molte sono le persone che internamente hanno un imperativo: “spicciati!”
Mentre i segnali dell’anima sono sottili, sono voci leggere, sincronicità che indicano la via della felicità che ci chiedono di stare in ascolto attendo, di lasciare andare il cuore oltre, entrando in contatto con l’essenza delle cose, il loro spirito profondo.
Rallentando volontariamente una qualsiasi delle attività che svolgiamo distrattamente possiamo accorgerci di un intero universo. Ad esempio: che il cibo che mangiamo non ci piace veramente ma è solo abitudine; che il frinire delle cicale riempie i pomeriggi di un’estate che credi solitaria; che la forma di una nuvola dona la riposta che cercavi.
Limitandoci ad osservare con consapevolezza la vita, cioé ponendoci domande come: quale è il dono? quale è lo scopo? cosa posso imparare? Può accadere che il fine degli incontri di una giornata, l’intento delle cose che accadono emerga e porti il dono della vita.
Darsi il tempo di esplorare consapevolmente ogni tanto porta con sé la creazione di un rapporto più profondo con sé.
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