RIDERE CAMBIA TUTTO
Le situazioni difficilmente cambiano all’improvviso, a meno che non parliamo di catastrofi naturali come quelle che ci hanno colpito nelle scorse settimane e che in tutto il mondo accadono frequentemente e di cui non siamo a conoscenza perché non ci coinvolgono direttamente o non sono necessarie ai media per i loro scopi personali.
Più in generale ci troviamo in circostanze che cambiano lentamente. Esse si modificano mentre noi diventiamo sempre più abitudinari e rigidi e non ci accorgiamo di nulla, come distratti da altro, e piano piano ci adattiamo alle circostanze.
Le nostre convinzioni sul modo in cui devono andare le cose si radicano fino a chiuderci in una zona di confort in cui conosciamo tutti gli angoli, ci sentiamo a casa e non ci accorgiamo che insieme al calore c’è anche una parte di sofferenza che, comunque, sembra “consolante” proprio perché senza imprevisti.
Poi un giorno ci guardiamo allo specchio e non ci riconosciamo più, c’è qualcun altro di fronte a noi.
Qualcosa in lui ancora ci ricorda le aspirazioni, i desideri di un tempo ma ora ha imparato ad accontentarsi di ciò che c’è, anche se questo non è sufficiente.
A quel punto gli atteggiamenti di reazione possono essere i più diversi: ci si può arrabbiare con il destino misero e gramo, con gli altri che ci hanno tolto ciò in cui credevamo, si può cominciare a pensare di pretendere che qualcosa cambi, ci si arrovella il cervello su cosa sia successo…
Quanto tempo passiamo continuando con pensieri, che diventano ossessivi ,sul chiederci cosa mai sia accaduto, sul cosa sta dietro a tutto quanto avviene?
Mentre continuiamo con questi pensieri facciamo sempre le stesse azioni, proseguiamo sempre le stessa attività, frequentiamo sempre le stesse situazioni reali o della nostra mente.
Abbiamo paura di muoverci verso qualcosa di nuovo, anche se in passato lo abbiamo fatto. Ci diciamo che erano diverse le condizioni, i tempi e restiamo fermi.
Fino a quando?
Il tempo può essere infinito o …
Possiamo finalmente guardare la situazione come è realmente e farci una sana risata rispetto alla follia del restare ancorati in ciò che ci rende infelici.
L’autoironia, la risata sono da sempre un mezzo per liberare le energie bloccate, un modo per rendere più leggere e affrontabili anche le situazioni più difficili e soprattutto cominciare a muoversi da dove siamo.
Significa cominciare a cambiare la scala delle priorità verso ciò che realmente fa parte di noi.
Equivale ad eliminare gli alibi che ci siamo costruiti per recuperare la nostra responsabilità nella vita che viviamo e quindi la libertà.
Se sei responsabile di qualcosa, puoi anche cambiarla!
Motto: La tua risata espanderà il tuo mondo.
www.antonellacasazza.com