Rinascere alla vita
Quando ci si avvicina alla crescita personale e soprattutto spirituale spesso ci si imbatte in storie, metafore, racconti sulla morte. Le stesse favole che ci hanno raccontato da bambini, per quanto molti genitori tendano ad inorridire ed edulcorare, sono ricche di morte.
Un fantastico aforisma di Buonam De Psyché dice
“Non ho fatto che una cosa per tutta la mia vita: imparare a morire”
Nell’immaginario collettivo la morte è la conclusione di tutto, ma come tutte le conclusioni può essere considerata anche il punto di partenza: molti sono i film in cui la parola “the end” mostra l’inizio di una nuova vita del protagonista dopo il superamento di prove per arrivare a vivere in fine le esperienze che ha scelto.
La Natura si presenta come un ciclo: vita-morte-vita.
Ciascuno è chiamato, nella vita, a morire rispetto a quanto gli è stato detto che è per cominciare a vivere riconoscendo ciò che dentro di sé vibra.
Questo fremito, questo brusio che ciascuno ha in sé è spesso ignorato, coperto dal vociare, dalla velocità, dall’incalzare della quotidianità e per recuperarlo è necessario fare attenzione al proprio corpo, alle emozioni che su di esso si depositano e costantemente ci comunicano la necessità di “morire a noi stessi” per poter vivere.
Quanto ascolti le tue emozioni? Quanta attenzione fai ai messaggi che il corpo ti invia? Credi di non aver tempo per questo o semplicemente è la paura di rinascere che ha il sopravvento?
Mantra del giorno: Grazie! Ogni giorno rinasco un po’ più me stessa.
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