Secondo la MIA volontà
Cosa manda in collera?
Il modo di fare delle persone, i loro giudizi, il fatto che gli altri non siano conforme a quello che io penso sia giusto o sbagliato. Ma tutto questo non ha senso.
Il comportamento non è una cosa consistente, è mutevole.
I giudizi delle persone dicono molto di più riguardo al loro modo di fare, alle loro convinzioni, ai loro valori di quanto dicono di noi.
E’ privo di logica anche l’inverso, cioè che ci si possa arrabbiare perché una persona non si conforma al nostro modo di agire, alle nostre convinzioni. I comportamenti degli altri sono i loro.
Capire questo meccanismo, tenerlo presente e viverlo sono una grande liberazione.
Non significa che non possiamo avere scontri anche violenti con gli altri, ma la nostra emotività sarà diversa: più distaccata.
E’ utile tener presente che le nostre reazioni sono relative allo specchio che gli altri ci propongono di noi stessi, sono proiezioni di noi sugli altri.
Nell’attacco agli altri attacchiamo qualcosa di noi stessi che non vogliamo, in generale, riconoscere.
Nelle domande che ci poniamo troviamo il modo per affrontare le situazioni che incontriamo.
Vale la pena cominciare dal chiedersi quali sono le situazioni che veramente ci alterano e poi rispondere per iscritto ad alcune domande che possono essere molto vantaggiose come:
- Che specchio di me è l’altro?
- In che occasioni mi comporto nello stesso? (Ricorda che spesso la forma è diversa, ma è uguale il contenuto)
- Di cosa è convinta una persona per comportarsi in quel modo?
- Quali sono i valori che producono quel giudizio nell’altro?
La scrittura è una delle forme migliori per la nostra crescita quando lavoriamo in solitudine, ci mette di fronte alle parole che usiamo, ai momenti di stop i quali ci insegnano che lì sta il nostro blocco e… mentre scriviamo già stiamo iniziando a risolvere.
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