SHHH…È UN SEGRETO
Custodire un segreto è uno dei fardelli più pesanti che si possano immaginare. Non solo per se stessi ma anche per coloro che, anche non essendone al corrente, sono in qualche modo coinvolti: il segreto attraversa le generazioni!
Una delle conseguenze più evidenti è la creazione di un alone di sfiducia che percorre trasversalmente situazioni, persone e tempo: si cerca continuamente di trovare prove dell’esistenza di segreti o del contrario.
Quando si è legati a qualcosa di non detto comincia a crearsi dentro di noi una spaccatura che, nel tempo, può diventare sempre più profonda, una sorta di dissociazione: da una parte vorrebbe liberarsene, mentre dall’altra fa di tutto per tener fede al patto di silenzio.
Far esperienza della presenza di un segreto significa non solo sperimentare la fatica del silenzio verbale sull’episodio specifico ma soprattutto viverlo attraverso tutta la parte di comunicazione espressa con gesti, intonazioni, incongruenze che comportando conseguenze sul piano comportamentale di tutti coloro che sono coinvolti direttamente o indirettamente, così da creare un sistema il cui equilibrio si base proprio su questa spaccatura.
Mi sono spiegata?
E come se ciascuno cercasse di tutelare l’altro rispetto al segreto e mentre cerca di farlo si allontana dalla verità, dalle persone che gli sono attorno.
Cosa si può fare per superare tutto questo?
Innanzitutto non si tratta di cominciare la caccia al segreto, si tratta piuttosto di iniziare a riconoscere come vere e reali le emozioni e le sensazioni che si provano senza farsi domande del tipo: “Quello che provo è vero o solo immaginazione?”
Se lo provi è reale, punto.
Da qui puoi per esempio un esercizio interessante può essere scrivere una storia in cui si immagina, come fosse un romanzo, tutto quello che può essere accaduto: quale è il segreto, in che epoca è accaduto, quali conseguenze considerando fino a tre generazioni, i motivi per cui è diventato un segreto (in generale ci sono sempre intenzioni positive: c’è la volontà di proteggere qualcuno) e infine far fare ai protagonisti dell’ultima delle tre generazioni considerate scelte diverse da quelle che hanno fatto fino ad oggi che possano portare a tre finali positivi e risolutivi.
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Motto del giorno: … Custodire un segreto è come trattenere il respiro. (R. Gervaso)
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