CAPIRE O LASCIAR ANDARE?
Chissà se davvero le donne quando vengono lasciate senza un perché devono per forza capirne il motivo o sono in grado di lasciar andare, cominciare a raccogliere i propri pezzi per poi rialzarsi più forti e consapevoli di ciò che vogliono davvero.
Lo so si tratta di una generalizzazione ma è qualcosa che molto tempo fa io ho vissuto e che ogni tanto ritorna con clienti o amiche e, a dirla tutta, non si tratta di una questione prettamente femminile ma più propriamente umana.
A te è mai successo? E come hai reagito?
Sono molti coloro che dopo la conclusione di un rapporto ne restano come avviluppati, continuando a chiedersi cosa hanno fatto di sbagliato, cosa potevano fare di più, perché l’ex-partner non parla con loro, non spiega i motivi della rottura del rapporto e molto altro ancora. Si tratta di pensieri che continuano a girare in testa creando come un bozzolo attorno ad una sola domanda fondamentale:
perché mi ha lasciata?
A livello linguistico questa domanda porta difficilmente a risposte consistenti, alle volte non porta proprio alcuna risposta. È la domanda giusta per continuare ad ostinarsi in una relazione che non esiste più e continuare a restarne attaccati.
Sì, è attaccamento!
Quando si pone o ci si pone una domanda con la parola “perché” può riuscire difficile rispondere ma basta formulare la domanda diversamente, ad esempio
“con che scopo stavamo insieme?”, “cosa stavamo realizzando insieme?”
e qualche porta, prima chiusa, può cominciare ad aprirsi per poi lasciar andare il dolore e fare spazio al nuovo. Porsi le giuste domande è un’arte che guida alla propria crescita, al conoscere se stessi, i propri comportamenti, cosa ci fa star bene e cosa no.
In questo caso credo che domande come quelle scritte sopra possano riportare l’attenzione a cosa si vuole da un rapporto, come ci si vuole sentire quando si è in relazione con il proprio partner, qual è il motivo per cui due persone stanno insieme e in particolare qual è il TUO intento in una relazione.
E l’altro? Lo lasciamo andare via così senza che ci spieghi nulla?
Quando ci si ostina nella ricerca di spiegazioni è come stare in un salone con la faccia rivolta ad un angolo e credere che quella sia la stanza nella sua interezza, mentre quando cominciamo a rivolgere a noi stessi le domande è come se iniziassimo a girarci per scoprire tutto l’ambiente in cui ci troviamo.
Può accadere che, una volta risposto alle giuste domande, non ci servano più le spiegazioni dell’altro. Accade di scoprire che le motivazioni ci siano state date in più occasioni e che non abbiamo voluto ascoltarle o che eravamo noi a volere che l’altro si allontanasse (anche se non lo abbiamo confessato esplicitamente a nessuno) e lo abbiamo spintofuori dalla relazione o molte altre cose ancora.
E così che nasce la magia del lasciar andare…
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