Quando il muro crolla
Nella vita di ciascuno di noi si può ritrovare di fronte al crollo del mondo che si è creato, o si può ritrovare con cambiamenti improvvisi, o con la conclusione di cicli.
Questi momenti sono i momenti in cui alcuni si ritrovano persi, spaesati, smarriti. Alcuni addirittura si sentono sconfitti, consumati.
Nella mia vita questi momenti sono arrivati più di una volta: la scelta del licenziamento, i trasferimenti, i tradimenti.
In questi momenti la mia prima reazione è stata il dramma. L’assoluta certezza nel primo momento che non sarei più uscita da tutto quell’orrore.
Ma un pensiero, un’immagine, un motto del cuore mi ha urlato che: non ero morta, quel dolore, quello smarrimento non erano me.
Alzare gli occhi in quei momenti non è facile, immediato ma l’errore più grande è identificarsi in essi.
La meraviglia nel sollevare lo sguardo è stato scoprire che c’era un mondo. Che io non ero quella casa, quel lavoro, quella amicizia, quell’amore.
Io potevo essere qualsiasi cosa e io lo sono.
La consapevolezza di esserlo dà forza alla vita e apre possibilità immense. Scoperte meravigliose, persone nuove che arrivano, la scoperta o la riscoperta di capacità, luoghi di sé inesplorati ma presenti.
E’ la resilienza!
E’ l’essere al di là del possedere!
E’ che uscire dagli schemi dell’identificarsi in qualcosa o qualcuno sta il segreto delle infinite possibilità della vita
.
Questo è uno dei segreti che consentono di trovare strade nuove nei momenti di scelta, nei momenti di crisi, nei momenti di cambiamento.
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