UNIRE I PUNTINI
Chi non ha giocato da bambino a “unisci i puntini”?
Penso sia uno dei primi giochi enigmistici che si insegnano ai piccoli, è un modo per far loro imparare la lettura delle cifre, la conoscenza e la memorizzazione della sequenza dei numeri.
In questo gioco si possono ritrovare collegamenti interessanti rispetto a come ci si muovenella vita.
Ripensa bene a come hai imparato a farlo.
Hai voluto provarlo da solo o te lo hanno proposto gli adulti? Lo hai approcciato solo nel momento in cui conoscevi i numeri e la loro sequenza? O hai provato anche prima, semplicemente per il gusto di unirli?
E ora che hai recuperato dalla memoria pensa a quali sono i tuoi modi di affrontare le situazioni sconosciute che ti vengono proposte e in cui hai pochi elementi: ci provi lo stesso e poi vedi cosa succede, o ti devi procurare tutte le informazioni prima di iniziare?
Forse sei una persona a cui piace prima di tutto andare verso un obiettivo specifico, definito nei minimi particolari o forse sei una persona che, anche con una vaga cognizione dell’esito finale, ha necessità di agire prima possibile e, con quello che ha, scoprire cosa si può fare, cosa si può ottenere.
Hai mai cercato deliberatamente di unire i puntini senza un ordine preciso? Solo per la curiosità di vedere cosa accadeva, che tipo di immagine saltava fuori.
E ancora…quando giocavi a “unire i puntini”, o lo fai tutt’ora – sinceramente a me diverte da sempre – colleghi i puntini per poi guardare alla fine l’immagine che nasce o cerchi disperatamente sin dall’inizio di immaginare quale disegno sta sotto quella quantità di puntini sparsi?
Anche qui puoi trovare interessanti parallelismi con quello che è il tuo modo di affrontare nelle azioni quotidiane che abbiano uno scopo futuro: nel primo caso, per esempio, potresti essere più interessato al processo con il quale operi, piuttosto che al risultato che vuoi ottenere.
Attenzione: mentre nel gioco sei bravo solo se unisci i puntini nel modo corretto e c’è un solo modo, una sola immagine che deve emergere, nella vita non è così!
Nella vita non c’è un modo giusto e uno sbagliato, non passi al livello superiore solamente se hai fatto bene e come volevano gli altri il livello precedente.
Non è fantastico?
Ognuno ha il suo modo di creare: e se l’immagine non è quella che gli altri vogliono, quella a cui hanno pensato per farti divertire, la cosa importante è che tu ne sia soddisfatto.
Crea tu il tuo gioco, metti insieme una serie di puntini diversi e uniscili in modi diversi. Osserva cosa accade in te mentre giochi. Anche questo è un modo per cominciare a sviluppare consapevolezza: scoprire modi diversi di diventare presenti.
Motto del giorno: Ogni giorno scopro nuovi modi per essere “presente”.
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