GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE
-Mamma?
-Sì?
-Grazie e’ una parola magica?
-Perche’ figlia mia?
-Perche’ quando dico grazie tutti mi sorridono
(Anonimo)
La Gratitudine è un sentimento del quale, nell’ambito della crescita spirituale e personale, ormai si conoscono profondamente i benefici, ma di cui però non usano spesso le potenzialità o se ne travisa il significato.
Essa non significa solo essere riconoscenti, ma anche gioiosi, provare piacere.
Nonostante le persone parlino sempre più di questo sentimento come necessario per poter accorgersi dell’abbondanza che li circonda spesso non la esprimono. Resta un sentimento privato, nascosto, quasi di cui vergognarsi, o di cui non parlare per timore di essere fraintesi.
Essere grati nel profondo ed esprimere questa emozione,invece, porta ad identificare un sentimento di merito e umiltà. Significa non dare per scontato nulla di ciò che riceviamo, significa lavorare sulle nostre pretese verso gli altri e verso noi stessi.
Essere grati, esprimere gratitudine è impegnativo! Significa accorgersi di ciò che si ha, anche delle piccole cose, di quello che si sta imparando dalle esperienze anche meno piacevoli, anche dalle persone che ci provocano…
Non parlo di buonismo, ma se vogliamo in modo molto più concreto e meno edulcorato di utilitarismo: ogni cosa che ci accade, ogni esperienza, ogni persona che incontriamo ci è utile per raggiungere la realizzazione del nostro scopo di vita, è un insegnante ed è per questo che l’espressione della gratitudine nei suoi confronti è importante.
Portare alla luce questo aspetto ed esprimerlo è fondamentale, anche se l’espressione non è diretta ma scritta su un diario o su foglietti da mettere in un vaso così da averne un’evidenza quantitativa.
La mente viene aiutata da questi stratagemmi, può essere un piccolo gioco.
… e qui torniamo al ad uno degli aspetti originali della parola GRATITUDINE: la GIOIA.
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