SAI SCEGLIERE?
Tutti i giorni, per tutto il giorno siamo di fronte a scelte ma la maggior parte delle volte non ce ne rendiamo nemmeno conto, lo facciamo in modo inconsapevole o addirittura crediamo di non farlo affatto.
Durante la giornata le nostre azioni sono frutto di scelte fatte al momento o fatte in precedenza.
Domani sarò ciò che oggi ho scelto di essere.
(James Joyce)
Procedere lungo la strada della vita effettuando scelte consce e allineate con noi stessi non è semplice, anzi difficilissimo.
Alle volte non sappiamo proprio come procedere: non ce lo hanno insegnato da piccoli! Come quando si incontrano genitori che ai loro piccoli lasciano ampia scelta su qualsiasi cosa.
Un esempio tipico è in pasticceria di fronte al bancone dove i bambini non vengono aiutati limitando la loro decisione a una pasta al cioccolato o alla crema ma gli si dice: “Ecco qui c’è tutto, ora scegli cosa vuoi!”, un altro esempio che si incontra spesso è nei negozi di abbigliamento dove la situazione è simile.
Certo gli adulti non fanno tutto questo in mala fede, spesso si tratta dell’illusione di lasciare una maggiore libertà ai figli ma non è questo il messaggio che passa: come tutti gli animali anche noi umani impariamo per imitazione e possiamo conoscere come si procede nelle scelte solo se qualcuno ci insegna a farlo. Questo è compito degli adulti.
Ho scritto adulti e non genitori volutamente: scegliere è una questione da adulti, non compete semplicemente alla figura genitoriale ma riguarda tutti coloro che vicino ai bambini hanno ruoli di riferimento: genitori, nonni, insegnanti, amici di famiglia, ecc.
Inoltre scegliere è un processo e va appreso a piccoli passi.
Immagina quanto è facile rispondere a domande chiuse, come ad esempio: “Vuoi il vestito rosso o quello blu?” oppure “Vuoi il succo alla pesca o alla pera?”. Non solo è facile ma dà a chi risponde forza perché consente una risposta veloce e che non necessità di giustificazioni particolari. Così si formano i gusti, si ascolta ciò che si sente far bene, ciò che piace e, la volta successiva, si può confermare o cambiare la scelta, esplorare nuove possibilità partendo dalle scelte fatte in precedenza.
Quando i grandi lasciano, generosamente, ai piccoli decisioni che debbono essere prese da loro o scelte troppo ampie non si prendono la responsabilità del loro ruolo di “insegnanti di vita”. Il seme che si pianta porta a: difficoltà nel prendere decisioni, procrastinare, disallineamento con se stessi, gli adulti di domani imparano a scegliere per far contenti gli altri o per consuetudine o moda.
Nelle mie convinzioni c’è che: ci sono sempre margini di miglioramento e che si può cambiare sempre, una volta divenuti consapevoli di una difficoltà o di un modo di comportarsi che non ci piace.
Questo vale sia che si tratti di adulti nei confronti dei piccoli, sia che tu sia un adulto che si trova in difficoltà a prendere decisioni.
Quali possono essere alcuni passi da compiere per iniziare a saper prendere decisioni?
Il primo passo – c’è sempre un primo passo – è cominciare da qualcosa di piccolo. Sto parlando di decisioni anche minime: piccoli no o si , cose che non hanno grandissime conseguenze ma che possono migliorare la nostra autostima se sono scelte che ci portano a un miglioramento o che possano creare un’esperienza di apprendimento se riteniamo che l’esito finale non sia positivo.
Secondo passo, imparare la differenza fra rischio e rischioso: tutte le scelte comportano rischi in quanto possono generare conseguenze impreviste, non prevedibili ma possono diventare rischiose se non ci si informa, se non si acquisiscono conoscenze riguardanti il tema della scelta che si sta prendendo.
A questo proposito non sto parlando solo a livello professionale o materiale ma anche per quello relazionale: è utile conoscere come funzionano le relazioni positive e quelle negative o tossiche, quelle amicali, amorose, lavorative, ecc.
Terzo passo per iniziare è: conosci te stesso. Questo ultimo passo è un divenire: non si finisce mai il proprio percorso di esplorazione di sé e di crescita, ma è da noi che le decisioni prendono forma. Si tratta di incontrare il proprio cuore e farlo andare a braccetto con la testa e far si che le scelte fatte siano allineate con chi siamo in questo momento.
Per far questo ciascuno può avere preferenze diverse: corsi, letture, sostegno di terzi, meditazione… dico sempre che non c’è un solo modo o una sola strada per attraversare il bosco.
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