Sempre…Mai…Nessuno…Tutti…
Il linguaggio, le parole sono il modo con cui noi esseri umani riveliamo a noi stessi e agli altri le nostre esperienze, le nostre sensazioni, le nostre percezioni.
La scelta delle parole che utilizziamo, consapevole o meno che sia, è fondamentale per comprendere come facciamo esperienza del mondo. Se quando parliamo a qualcuno utilizziamo parole che generalizzano le situazioni ci poniamo in una posizione di povertà rispetto agli eventi della vita.
In esempi come: “Trovo sempre traffico”; la nostra attenzione sarà rivolta a quanto traffico incontriamo nello spostarci, piuttosto a come a situazioni di tempo per noi o alla necessità di organizzare diversamente il nostro tempo.
In esempi come: “Non mi aiuti mai con la lavastoviglie!”, l’esperienza singola diventa rappresentativa di tutte le esperienze in cui abbiamo chiesto (o pensato di aver bisogno) di aiuto che non è arrivato. Oltre ad aprire il varco a risposte del tipo: “Nel 1995 lo fatto 2 volte!” J
In pratica impoveriamo le esperienze rispetto a quanto stiamo vivendo.
In un’ottica di abbondanza e di ricchezza reali quali la vita offre, questo è un modello di linguaggio che porta a limitare il cambiamento e non solo, riduce le possibilità di cogliere le occasioni per ottenere ciò che si vuole.
In sostanza ci si impedisce di scegliere alcune o molte delle esperienze concesse a tutti ma di cui solo alcuni si accorgono. Solo chi, consapevolmente, pone attenzione e agisce di conseguenza ponendo in atto un cambiamento reale: pensieri, linguaggio, azione.
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