Art Healing: Wish You Were Here
Oggi ho deciso di ripescare una canzone che mi sta tanto a cuore e che un po’ tutti conoscono, ma che ben pochi si sono mai fermati a cercare di capirne un possibile significato. Talvolta passa come canzone d’amore, talvolta passa unicamente per capolavoro della storia della musica, ma tra le righe c’è qualcosa di più che vale la pena di indagare. Così, per questo giovedì, vi porto a spasso nella musica con il mio Art Healing.
Wish you were here – Pink Floyd
Non posso partire dall’analisi del testo senza interpellare l’immagine della copertina dell’album omonimo. Ovviamente i significati sembrano collegati, e la figura chiarisce tutta la prima parte del testo della canzone. Nella foto infatti vediamo due uomini vestiti eleganti che si stringono la mano con un gesto freddo e asettico. L’immagine stessa subisce una profonda virata surreale quando ci si rende conto che uno dei due, per la precisione l’uomo sulla destra, sta bruciando. Il bruciare della seconda persona è una rappresentazione visiva e materiale di un malessere interiore, un malessere che possiamo ricondurre a nostra scelta ad un qualsiasi stato emotivo doloroso, come una sofferenza generica, una depressione, ma anche a delle cattive intenzioni e rabbia. L’uomo di sinistra invece non se ne accorge minimamente e con una freddezza spiazzante stringe la mano, come se il suo interlocutore non avesse assolutamente nulla di strano.
La prima parte del testo, unita a quest’immagine, sembra avere quindi l’intenzione di suggerire nella nostra mente dei dubbi, delle domande su chi quotidianamente ci troviamo davanti: riusciamo a capire il mondo interiore delle persone che approcciano a noi?
So, so you think you can tell
Heaven from Hell,
Blue skys from pain.
Can you tell a green field
From a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?
Dunque, dunque pensi di poter distinguere
il Paradiso dall’Inferno,
il cielo azzurro dal dolore.
Puoi distinguere un campo verde
da una fredda rotaia d’acciaio?
Un sorriso da un pretesto?
Pensi di saperli distinguere?
Andando poi a leggere la seconda parte del testo troviamo una nuova serie di domande che riguardano l’aver o meno compiuto una serie di azioni. Queste azioni possono essere interpretate facilmente come possibili conseguenze di una risposta negativa a tutta la prima parte del testo, ovvero l’assenza di comprensione dello stato d’animo delle persone che ci circondano, l’assenza di empatia volendo. Cosa succede quando mal interpretiamo chi abbiamo davanti, scambiando quindi “l’Inferno per il Paradiso, sorrisi per pretesti”?
La risposta non tarda ad arrivare, proprio nelle ultime battute della strofa. La difficoltà di comprensione del reale stato interiore di una persona può portare a rifugiarsi in finti sorrisi per scappare da qualcosa di scomodo, che però è vero, scambiando quindi “hot air for a cool breeze” o “hot ashes for trees”, ovvero preferire qualcosa di bello ma effimero, a qualcosa di meno conveniente, ma sincero.
Nella terza parte, invece, le domande terminano. Vorrei che tu fossi qui, ma non fisicamente. Alla luce di quanto spiegato, infatti, sembra evidente che in questo momento si richieda una vicinanza di tipo emotivo, la necessità ed il profondo bisogno di condividere uno stato interiore, uno stato emotivo. Questo perché tante volte, pur essendo incredibilmente vicini si finisce per vivere una lontananza emotiva devastante.
Il messaggio di cui questa canzone, secondo la mia personale interpretazione, si fa veicolo è quindi la difficoltà di relazionarsi profondamente con le persone non riuscendo a capire e quindi a condividere l’intima realtà di ognuno di noi. Difficile ma non impossibile, soprattutto se si inizia un percorso di crescita personale che parta dalla consapevolezza.
Il mio invito, per questa settimana, è quello di chiedervi quanta fatica facciate ad entrare in connessione emotiva con le persone che vi stanno a cuore. Chiedetevi, in un momento di quiete, se effettivamente vi stiate occupando di comprendere e di ascoltare il mondo interiore di coloro che vi sono cari. Una volta trovate le risposte, scrivete tutto su un diario e rileggete!
www.antonellacasazza.com